Ho sollecitato l’amministrazione regionale a compiere con urgenza tutte le azioni necessarie per rendere operativa la bonifica del SIN di Mantova. I tempi si stanno allungando troppo, proprio per la scarsa efficienza della Regione, che blocca le operazioni e mette a rischio i fondi già stanziati dal Ministero dell’Ambiente durante il Governo Gentiloni.

Nella seduta del Consiglio Regionale del 30 luglio, infatti, il presidente Alessandro Fermi ha comunicato che la mia interrogazione (presentata il 26 giugno) verrà discussa in commissione a settembre.

Mi auguro che la Giunta accorci i tempi, in caso contrario dovremo ancora attendere più di un mese per un provvedimento necessario. Nella mia interrogazione chiedo alla Giunta delucidazioni sui tempi di approvazione del secondo accordo di programma per la definizione degli interventi di messa in sicurezza d’emergenza e successiva bonifica del SIN Laghi di Mantova e polo chimico; un atto necessario affinché che i 16 milioni di euro già sbloccati a inizio febbraio dall’allora Governo Gentiloni possano essere impiegati e il Comune di Mantova possa indire le gare necessarie a rendere operativo il processo di bonifica.

Rimandando ancora i tempi della questione, invece, la Regione dimostrerebbe scarso interesse sul tema e metterebbe a rischio quelle stesse risorse. E’ necessario affrontare il tema con più urgenza.

Il PD  ha sollecitato nuovamente l’intervento regionale anche nella Proposta di Legge per l’assestamento di bilancio, presentata ieri, nella quale abbiamo chiesto di accelerare ogni possibile azione di Regione Lombardia relativa alla stipula di Accordi di Programma per la definizione degli interventi di messa in sicurezza e successiva bonifica nei Siti di Interesse Nazionale, al fine di consentire agli enti locali interessati di dare al più presto attuazione alle opere.