Con 25 vittime di femminicidio dall’inizio dell’anno, oggi le donne che subiscono violenza e che provano ad uscirne non trovano nello Stato il supporto necessario, e sono perciò costrette a tornare a casa, perché non hanno autonomia economica per sé e per i propri figli.
I dati Inps al 31 maggio 2024 mostrano infatti come, su 6.489 domande presentate agli sportelli comunali dalle donne vittime di violenza, solo 2.772 richieste sono state evase. Addirittura, 3.026 donne non hanno ricevuto risposta.
Il governo deve procedere immediatamente con l’attuazione del decreto di riparto dei 40 milioni a disposizione delle opposizioni, che il Parlamento ha deciso di impiegare per il contrasto alla violenza sulle donne: se quei soldi non arrivano alle donne maltrattate, la violenza economica privata si amplifica e diventa violenza economica di Stato.
Sulla questione, insieme alla vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera, Valentina Ghio, e alla capogruppo Pd in commissione Femminicidio, Sara Ferrari, ho chiesto un’informativa urgente da parte della ministra delle Pari opportunità e della Famiglia, Maria Roccella.