“In tutti i paesi civili, il diritto di sciopero è considerato soprattutto un mezzo di difesa dell’integrità della personalità umana” diceva Giuseppe Di Vittorio settant’anni fa, eppure oggi è più che mai necessario ribadire queste parole, nel contesto politico e sociale che l’Italia sta vivendo.
Venerdì sono scesa in piazza con le lavoratrici e i lavoratori per prendere parte allo sciopero generale indetto da Cgil e Uil contro la manovra di bilancio, che penalizza servizi pubblici, salari e pensioni, senza investire nel futuro del paese.
Lo strumento della precettazione, di cui il Ministro Salvini abusa e che, come ha già annunciato, è pronto a replicare in vista delle prossime mobilitazioni, è sintomo dell’incapacità o della non volontà di rispettare i diritti di chi lavora e non si sente più tutelato.
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