Mentre proseguono, con cadenza quotidiana, i disservizi di Trenord che stanno rendendo un inferno la vita dei pendolari mantovani, in Consiglio Regionale il presidente Attilio Fontana ha finalmente illustrato quali progetti la Giunta intende portare avanti relativamente alla gestione delle linee ferroviarie lombarde.

Una risposta deludente che non risolverà la penosa condizione delle nostre linee e, anzi, terrà bloccata la situazione ancora per anni, prolungando i disagi inaccettabili che ogni giorno sono costretti a subire i pendolari mantovani e lombardi.

La decisione è quella di scorporare Trenitalia in due società entro la fine dell’anno. Secondo quanto illustrato in aula, infatti, saranno due le imprese che gestiranno il servizio ferroviario lombardo: Trenord sarà completamente partecipata da Ferrovie Nord Milano e gestirà le tratte suburbane, mentre Trenitalia gestirà il servizio delle tratte regionali. Entrambe le società dovrebbero essere sottoposte a nuovi contratti di servizio. Ma non è affatto chiaro come sarà possibile interrompere quello in essere con Trenord e riformulare i nuovi; l’impressione è che si stia solo prendendo tempo.

Di fatto, per almeno un anno, per i pendolari mantovani non cambierà assolutamente nulla e continuerà la gravissima serie di inefficienze che stiamo riscontrando ora. Non sono previsti interventi immediati per risolvere i problemi che affliggono quotidianamente linee come la Mantova-Milano e la Brescia-Cremona, come invece abbiamo chiesto più volte dall’opposizione.

Il PD aveva chiesto un piano straordinario anti-soppressioni per limitare i disagi quotidiani e di  rimettere a gara la gestione del servizio, vista la palese incapacità di Trenord di rispettare gli accordi presi.

Invece, ci viene proposto un percorso lungo e tortuoso, che di fatto rimanda ancora una volta la soluzione dei problemi, cristallizzando la situazione e rendendo impossibile fare una nuova gara per altri 15 anni, cosa che invece avrebbe consentito di affidare il servizio ferroviario a più validi operatori.