Un bando da 100 mila euro per affrontare l’emergenza nutrie, finanziando un progetto sperimentale con l’ausilio dei trapper nei comuni della bassa bresciana ci ha spinto a presentare un’interrogazione all’assessore Rolfi.
Secondo quanto riportato dalla stampa, un funzionario di Regione Lombardia si sarebbe già recato in Louisiana per studiare tecnicamente questo modello di cacciatore esploratore professionista che in provincia di Cremona, ricordo, è già stato sperimentato con risultati a dir poco fallimentari, in quanto è assai difficile esportare una tecnica in luoghi così diversi per conformazione territoriale e clima.
Vogliamo sapere dall’assessore se queste notizie corrispondono al vero e, in caso affermativo, quali sono gli aspetti più significativi di tale iniziativa e da quale capitolo di bilancio si dovrebbero reperire le risorse. Chiediamo, inoltre, quanto sia costata in termini economici la trasferta del funzionario e quali importanti nuove conoscenze tecniche sulla tematica lo stesso abbia acquisito.
Regione Lombardia ha stanziato a bilancio 2019 solo 100mila euro per il contenimento delle nutrie e non 400mila euro come nel 2018. Sarebbe pertanto più opportuno destinare le risorse del bando non ancora approvato a quelle amministrazioni locali che fanno tanta fatica ad attuare in maniera compiuta i piani di eradicazione istituiti dalla giunta lombarda.
Ricordiamo, infine, che in diverse occasioni pubbliche e istituzionali, era stata ribadita, anche dagli assessori coinvolti, la necessità di creare un fondo straordinario nazionale per il contenimento e il contrasto della nutria, come era stato fatto per la lotta al randagismo. A che punto è questa trattativa con il Governo?