I pesanti disagi per due giorni consecutivi sul treno delle 6.41 per Milano sono l’ennesimo episodio che dimostra come il piano emergenziale di Trenord non stia funzionando e che i danni per i viaggiatori sono ancora gravi e inaccettabili. E’ inutile sbandierare miglioramenti sulla puntualità, quando la realtà dei fatti è che ritardi e soppressioni restano e non si vede una prospettiva. Per questo, farò immediatamente un’interrogazione all’Assessore Regionale.

Stamattina, il treno n.2650 in partenza alle 6.41 per Milano è stato soppresso per un guasto al sistema di chiusura delle porte di alcune vetture. Lo stesso problema tecnico, secondo quanto riferito da alcuni pendolari, si è presentato ieri e il treno ha accumulato 40 minuti di ritardo .

E’ evidente che il piano emergenziale di Trenord introdotto a dicembre non sta portando risultati adeguati e che i miglioramenti sulla puntualità sono dovuti solo al fatto che molti treni sono stati tagliati e sostituiti da bus. Oltre ai pesanti disagi causati dal problema tecnico di oggi e ieri (che poteva essere risolto ieri) è gravissima la mancanza di comunicazione.

L’avviso era presente solo sull’app di Trenord. I viaggiatori sono stati praticamente abbandonati a sé stessi e, quando si sono rivolti alla biglietteria per indicazioni, hanno ricevuto risposte confuse. In pratica: “arrangiatevi”. Alcuni hanno aspettato due ore il treno successivo, altri hanno preferito andare fino a Verona e prendere una linea alternativa. Impensabile, comunque, trovarci in questa situazione.