Domani sarà discussa in aula la mozione presentata già la scorsa settimana dal Pd per chiedere il ripristino dei criteri di accesso ai contributi per i disabili gravi applicati nel 2019 e modificati con la delibera dell’antivigilia di Natale. Questo per mantenere fede agli impegni assunti il 14 gennaio scorso  con l’approvazione di due mozioni, presentate dal Pd e da Forza Italia, nonostante il parere contrario dell’assessore Bolognini.

La delibera contestata prendeva atto dell’aumento delle risorse stanziate dal Governo in favore dei disabili, da 71 a 91 milioni, ma al contrario di quanto ci si sarebbe aspettato, riduceva le misure dedicate ai disabili gravissimi (misura B1); veniva per la prima volta introdotta una soglia di reddito Isee di 50mila euro per la percezione del contributo (65mila nel caso di minorenni) e veniva abbassato il contributo minimo mensile da 600 a 400 euro. La quota aggiuntiva di 500 euro, in caso di assunzione di un caregiver, veniva vincolata ad un orario settimanale di servizio di non meno di 40 ore, con la conseguenza che chi ne avesse avuto bisogno per un tempo più limitato non ne avrebbe avuto diritto e che, comunque, anche chi ne avesse avuto diritto avrebbe dovuto integrare in modo sostanziale per poter pagare stipendio e contributi. Si consideri che il contributo complessivo, precedentemente, era di 1100 euro, a prescindere dalle ore di assistenza contrattate.

“La giunta regionale sta prendendo tempo.  Per ora, con la decisione  presa nella seduta di venerdì scorso, ha sostanzialmente rinviato di altri 15 giorni la soluzione della vicenda,  il che significa che non ha ancora trovato un accordo e questo ci preoccupa. La delibera precedente era stata un grave errore e le persone in quelle condizioni non meritano un secondo schiaffo. Da parte nostra continueremo a batterci, con i disabili e le loro famiglie,  in difesa della loro dignità e dei loro diritti ”.