Cara, caro,

torniamo a risentirci per fare il punto della situazione e, come sempre, al centro dell’attenzione c’è la situazione sanitaria. Nelle ultime settimane il governo di centrodestra della Lombardia è riuscito nell’impresa di apparire ancora più disordinato e incapace di quanto non aveva fatto nei mesi precedenti.

Abbiamo cambiato l’assessore al welfare (con un rimpasto di giunta tardivo e inutile), ma restano figuracce, polemiche sterili e, soprattutto, tante bugie.

La triste saga dell’erronea attribuzione della Lombardia in zona rossa per una settimana si è conclusa con una sola certezza inconfutabile: l’incompetenza dei nostri amministratori regionali. Una commedia penosa e imbarazzante costellata di falsità (se hai voglia di approfondire i fatti qui puoi vedere tutta la cronistoria). Adesso la misura è colma e le bugie sono troppe. Per questo, noi del gruppo PD ci siamo visti costretti a mettere in atto una serie di azioni forti.

Ieri abbiamo presentato la seconda mozione di sfiducia in sei mesi. Il motivo era semplice: per salvare la Lombardia Fontana deve andare a casa. Era scontato che non passasse perché la maggioranza si è presentata compatta. Ma per noi dell’opposizione era un atto dovuto per dimostrare ai cittadini che non ci stiamo a chiudere gli occhi davanti a tanta incompetenza.

Sempre nella seduta di ieri abbiamo assistito alla presentazione del “presunto” Piano Vaccinale da parte dell’assessore Moratti. Presunto perché, di fatto, un piano non c’è. Solo ipotesi vaghe, con l’unica nota positiva dell’anticipazione al 24 febbraio dell’inizio dei vaccini agli ultra-ottantenni. Una marcia indietro obbligata visto che eravamo la regione fanalino di coda… (Clicca qui per approfondire e leggere le slide della Moratti)

La settimana prima siamo usciti dall’aula per protesta. Abbiamo voluto accendere i riflettori su una situazione grave che mette a rischio il contenimento del virus e la tutela dei cittadini e delle imprese, ma anche e soprattutto sulla nostra impossibilità di svolgere il nostro compito di consiglieri in maniera efficace. Il centrodestra tergiversa e prende tempo sulle nostre richieste legittime di accesso agli atti (un centinaio, per la maggior parte ancora senza risposta).

Vogliamo vedere i dati, comunicarli ai cittadini, dire la verità.

Ecco alcune delle oltre 100 richieste di accesso agli atti presentate dal PD e rimaste inevase. Messe insieme sarebbero lunghe 45 metri…
Ci sono, poi, le conseguenze economiche – altrettanto drammatiche – di questo caos. Qualcuno deve pagare in termini di assunzione di responsabilità, ma anche concretamente. Insieme a tutti i colleghi del PD ho firmato una mozione per chiedere che la Regione risarcisca economicamente tutte quelle attività commerciali che sono state danneggiate da una settimana di chiusura ingiustificata. La Regione sbaglia, la Regione paga.

Un dramma nel dramma è poi quello dell’istruzione. Ormai è chiaro che la didattica a distanza non può essere minimamente paragonata a quella in presenza e che i danni saranno enormi. Andare a scuola in sicurezza è una priorità. Anche qui il centrodestra è riuscito a dare il peggio di sé chiudendo le superiori quando non ce n’era bisogno e venendo smentito dal Tar che ha accolto il ricorso di studenti e insegnanti. Invece di fare provvedimenti inutili, si poteva impiegare le energie per potenziare il trasporto pubblico, estendere tamponi e tracciamento, pensare a presidi sanitari nelle scuole e sostenere studenti, insegnanti e famiglie.

Un altro brutto pasticcio è stato quello dei vaccini antinfluenzali. Prima, la Regione tarda a distribuirli costringendo tanti cittadini che avrebbero avuto la priorità a provvedere da soli a pagamento. Poi si scopre che i vaccini acquistati sono addirittura avanzati (900.000 dosi per oltre 10 milioni di euro buttati). In mezzo a tutto questo caos, noi del Partito Democratico siamo riusciti ad ottenere che almeno siano risarciti quei soggetti a rischio che avevano diritto al vaccino gratis, ma sono dovuti andare a pagamento.

C’è stata fin troppa solerzia, invece, nel garantire contributi pubblici ai Comuni amici governati dal centrodestra, penalizzando così quelli dove il Sindaco è un avversario politico. Una vicenda tutta da chiarire, che ha sollevato le proteste di moltissimi amministratori lombardi, che sostengo nella loro pretesa di equità.

In Commissione Sanità
Tutte queste vicende mi hanno fatto riflettere su quanto sia importante saper prendere decisioni ragionate e organizzarsi efficacemente. Quando questi presupposti ci sono, la differenza si vede. La trovo, ad esempio, nel microcosmo degli istituti carcerari lombardi, di cui mi occupo in qualità di Presidente della Commissione regionale carceri.

Ho ospitato in udienza il dottor Roberto Ranieri, responsabile Sanita’ Penitenziaria di Regione Lombardia e il dottor Pietro Buffa, Provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria lombarda, che hanno illustrato le principali problematiche e le misure messe in atto (qui puoi leggere di più sul tema e sui dati relativi ai contagi nelle carceri lombarde).

La situazione carceraria durante l’epidemia è stata senz’altro un’emergenza nell’emergenza ma, grazie all’impegno e alla creatività di dirigenti penitenziari e dei responsabili della sanità, siamo riusciti a contenerla. Quello delle carceri resta comunque un ambiente a rischio a causa del sovraffollamento che ben conosciamo. Per questo ho chiesto di anticipare la vaccinazione di tutto il personale e dei detenuti alla fase uno del piano vaccinale. Ne parlo in questo podcast.

Nelle ultime settimane mi sono impegnata anche per ottenere chiarimenti sugli hub vaccinali nella provincia mantovana, sui quali ho ricevuto rassicurazioni: saranno distribuiti in modo equo su tutto il territorio regionale senza penalizzazioni per la nostra provincia, spesso trascurata.

Mi sto interessando anche alla questione del Polo Fertilità dell’ospedale Carlo Poma di Mantova, ancora chiuso perché i suoi spazi sono stati destinati a “isolare” le donne in gravidanza positive al Covid. In tutti gli altri ospedali lombardi, però, si è già ripresa l’attività. Ho, quindi, colto l’allarme del primario e delle coppie che attendono di realizzare il loro sogno e ho presentato un’interrogazione in cui chiedo che si trovi al più presto una soluzione.

La nostra protesta prima di lasciare l’aula nella seduta del 27 gennaio
Spostandoci dalla questione sanitaria, insieme ai Sindaci e al PD provinciale, ho acceso l’attenzione sulla necessità di provvedere all’elettrificazione della linea ferroviaria Poggio Rusco-Suzzara, un intervento chiesto a gran voce dalle imprese e dai cittadini e per cui la Regione Emilia Romagna ha già stanziato fondi per il tratto di sua competenza. Dalla Lombardia, invece, ancora nulla. L’assessore Terzi ha cercato di fare scaricabarile sull’Emilia Romagna. Io insisterò affinché si investa e si sfrutti l’opportunità dei mutui della Banca Europea d’Investimento. Leggi di più su questo tema.

D’altro canto quando si parla di treni la nostra Regione purtroppo non brilla. Abbiamo chiesto un impegno affinché venissero rimborsati gli abbonamenti annuali dei pendolari che non hanno potuto sfruttarli a causa dell’emergenza sanitaria e del ricorso allo smart working. I rimborsi, però, sono stati confermati solo per marzo e aprile. Nulla per i mesi successivi e nessuna certezza per il 2021. Un’altra occasione persa per sostenere i cittadini danneggiati da questa difficile situazione.

Dopo tanti disservizi, voglio concludere con due note positive. Il collega deputato del PD Andrea Rossi ha presentato alla Camera un emendamento alla Legge di Bilancio che consentirà di prolungare lo stato di emergenza relativo al terremoto del 2012 fino alla fine dell’anno. Un provvedimento atteso, che darà un sospiro di sollievo ai Comuni impegnati nella difficile opera di ricostruzione.

Infine, da lunedì la Lombardia è in zona gialla. Un buon progresso ottenuto grazie al senso di responsabilità e ai tanti sacrifici che noi tutti abbiamo fatto. Non è, però, ancora il momento di abbassare la guardia.

Continuiamo a mantenere le distanze, indossare la mascherina e seguire tutte le prescrizioni per proteggere noi stessi e gli altri in attesa del vaccino, che personalmente sarò felice di fare non appena arriverà il mio turno. Spero che anche tu farai lo stesso.

Un caro saluto
Antonella

Rivedi il mio intervento a Telemantova.