Alcuni temi non sono nemmeno stati presi in considerazione. Quello del Terzo settore, ad esempio, che poteva essere inserito nell’impianto del Welfare. O quello dei consultori, per cui c’è una grave carenza in tutti i territori. A Mantova, ad esempio, dovrebbero essere il doppio.
Avevamo chiesto anche il taglio dei ticket sui farmaci almeno per la fascia di reddito fino a 70mila euro. È una sorta di tassa che va a colpire soprattutto i ceti meno abbienti, perché esclude solo pensionati al minimo e disoccupati. Troppo poco, visto che la Lombardia ha il bilancio in pareggio.
Tra gli aspetti più gravi c’è, poi, la totale incapacità di ascoltare il territorio e di affrontare le diverse esigenze locali. Il centrodestra ha bocciato, per partito preso, tutti gli ordini del giorno che abbiamo presentato su temi territoriali.
Mi ero assunta io l’incarico di portare in Consiglio le richieste della provincia mantovana, espresse dal Tavolo della Sanità Mantovana che tutti noi consiglieri regionali abbiamo sottoscritto, insieme a Sindaci e sindacati.
Richieste fondamentali, come la necessità di una ATS separata per Mantova, il ripristino dei distretti sul modello delle Assl, interventi per il rafforzamento degli ospedali di Mantova, Pieve di Coriano e Asola, sia in termini di strutture che di personale. Dal centrodestra c’è stata totale chiusura.
Tra pochi giorni inizierà una nuova battaglia, quella del bilancio previsionale che ci vedrà impegnati in Aula a partire dal 15 dicembre. Sarà una ulteriore occasione per portare di nuovo all’attenzione della Regione le esigenze dei territori, in termini di sanità e non solo.
Sto lavorando alle proposte che porterò come emendamenti al bilancio e ordini del giorno. Su questi temi non dobbiamo mollare la presa.
Continua a scrivermi. Leggo con interesse le segnalazioni e gli spunti che ricevo, materiale importante per dare impulso alle proposte che posso portare avanti come consigliere.
I più cari saluti.
Antonella |