Cara, caro,

eccoci addentrati in un nuovo anno in cui, mio malgrado, sono costretta a parlarti di problemi “vecchi”. Alcuni di portata planetaria la cui risoluzione richiederà ancora pazienza. Altri decisamente regionali sui quali c’è poca consapevolezza, disorganizzazione o totale trascuratezza.

E’ ovvio che nel primo caso ti sto parlando della pandemia. Tutti noi avremmo voluto lasciarci alle spalle la parola “Covid-19” già da un pezzo ma ancora non è il momento. Voglio, però, guardare il bicchiere mezzo pieno. E’ indubbio che una soluzione esista e che questa si chiami “vaccino“. Lo dimostrano tutti gli studi, compresi quello dell’Asst di Mantova e quello del collega consigliere regionale del Partito Democratico Samuele Astuti, che puoi consultare qui.

Guardando i dati, infatti, possiamo vedere chiaramente come a parità di contagi, oggi grazie al vaccino i nostri ospedali riescano a reggere il carico dei pazienti, sia Covid che non, e abbiano l’opportunità di lavorare su tutte le altre patologie senza che i reparti vadano in crisi.

Dobbiamo, quindi, affidarci alla scienza e alla ricerca e completare tutti il ciclo vaccinale per il bene nostro e di chi ci sta accanto.

Restando in ambito sanitario, i problemi sono ancora tanti e non tutti dipendono dal virus, né saranno risolti con la nuova legge sanitaria della Lombardia elaborata dal centrodestra con la nostra opposizione.

Se abiti in provincia di Mantova credo che ti sarai accorto dagli articoli di stampa, o per esperienza diretta, di quanto si stia facendo drammatica l’emorragia di medici di base nel nostro territorio. In queste settimane sto lavorando intensamente su questo tema per proporre soluzioni fattibili e veloci.

Certo, a livello centrale bisogna allargare le maglie dell’accesso alle facoltà di Medicina e sviluppare incentivi per stimolare i giovani medici a scegliere il percorso di medico di famiglia. Ma anche la Regione potrebbe fare molto (e fin qui non l’ha fatto) per migliorare la situazione. A luglio era passata la nostra proposta che impegnava la Giunta regionale ad aumentare le borse di studio per i medici di medicina generale, oltre ad altre misure non ancora affrontate dopo ben sei mesi.

L’unica risposta di Moratti & co. sembra quella di aumentare il numero massimo di assistiti per medico, gravando così ancora di più sui pochi medici di base rimasti, molti dei quali vicini alla pensione.

Propongo, invece, di lavorare in prospettiva, puntando sulle nuove leve e legandole al territorio in modo che si crei un rapporto forte tra comunità e medico. Uno dei problemi maggiori dei giovani dottori che stanno facendo il percorso di specializzazione come medico di medicina generale è sostenere i costi di vita.

Ho chiesto, quindi, agli amministratori locali di valutare insieme ai loro cittadini e alle imprese la possibilità di mettere a disposizione alloggi gratuiti o a canone ridotto. Sarebbe un buon modo per attrarre nuove forze e mantenerle sul territorio.

Per quanto riguarda la gestione della pandemia la nostra Giunta regionale appare sempre un passo indietro a quanto necessario. Nelle scuole la situazione è insostenibile. Abbiamo presentato delle proposte per intervenire subito, a livello regionale, per garantire la didattica in presenza e in sicurezza in attesa che le regole delle quarantene vengano cambiate.

Bene, invece, l’approvazione da parte del Consiglio Regionale dell’introduzione dello psicologo di base e l’apertura sulla possibilità di effettuare i tamponi Covid anche nelle parafarmacie.

Accanto a quella del Covid c’è un’altra strage in corso, con numeri diversi ma ugualmente ingiusti e dolorosi: è quella delle vittime sul lavoro. E’ proprio di pochi giorni fa la notizia tremenda dell’ennesimo caso, questa volta nella provincia di Mantova.

Su questo tema possiamo e dobbiamo fare di più. La Regione ha facoltà di prevenzione, formazione e controllo, ma negli ultimi dieci anni sembra aver distrutto invece di costruire. Gli addetti al controllo sui luoghi di lavoro (ruolo importantissimo) sono stati tagliati del 40%. Questi strumenti servono a prevenire e devono essere immediatamente reintegrati. La nostra mozione che chiede questo reintegro è stata approvata all’unanimità.

In questo inizio 2021 mi sto occupando, poi, di due situazioni “impantanate” che non rendono giustizia alla Lombardia. Il servizio ferroviario è un colabrodo insopportabile di cui nessuno pare volersi assumere la responsabilità. Il fatto che l’Assessore regionale Terzi voglia procedere al rinnovo del contratto a Trenord senza gara lascia grandi perplessità. E’ evidente che non riesce ad imporre un servizio decente e scegli la strada del far finta di niente.

Su questo tema non molliamo. Proprio ieri ho depositato un’interrogazione alla Terzi in cui chiedo di dare risposte sui veri motivi di tutti questi disagi e di dire chiaramente se e quando si intende fare azioni concrete per risolvere la situazione.

Sto, poi, approfondendo la situazione delle case popolari nella provincia di Mantova e in Lombardia e, in particolare, di quelle gestite da Aler. Anche qui c’è molto da chiarire. Credo che qualcuno debba spiegare, ad esempio, perché 170 appartamenti Aler a Mantova (a fronte di oltre 500 richieste) sono sfitti in quanto in attesa di manutenzione, ma Aler stessa perda l’occasione di importantissimi finanziamenti (attraverso il bando regionale con fondi del Pnrr) perché non ha preparato in tempo i progetti da allegare alla candidatura.

Ho presentato due interrogazioni in merito. Sollecitato, l’assessore Mattinzoli ha dichiarato che dovrebbero arrivare nuovi bandi e, quindi, nuove occasioni di finanziamento. Mi auguro che non si perda ancora tempo.

Infine, uno sguardo alla politica nazionale. Sono felice che a guidare il paese sia ancora Sergio Mattarella, che stimo moltissimo. Per nulla, invece, di come si è arrivati alla sua elezione, uno spettacolo pietoso che ha fatto arrabbiare anche me. Spero che ora si mettano da parte i personalismi e si inizi a lavorare per il bene degli italiani. L’impegno politico è un lavoro bellissimo, non uno strumento per coltivare le proprie personali manie di grandezza.

Ti lascio con un video che ho registrato per gli amici dalla Cina in occasione del loro Capodanno, che puoi vedere qui sotto. Spero possa essere di buon auspicio per lasciarci alle spalle questi due anni di separazione e tornare a coltivare gli scambi tra popoli nella loro pienezza.

I miei più cari saluti,
Antonella.