Cara, caro,

è emergenza Medici di Medicina Generale in Lombardia. Ormai la situazione è grave: lo vediamo ogni giorno con la nostra esperienza diretta così come dalle cronache della stampa, che ci raccontano che sempre più comuni rimangono sguarniti di queste figure fondamentali.

Il problema necessita di una visione a lungo termine, a partire dalla revisione degli accessi alle Facoltà di Medicina. In poche parole: dobbiamo formare più medici per il futuro. Nel frattempo non possiamo restare a guardare, dobbiamo sviluppare soluzioni immediate sul territorio. E, inoltre, dobbiamo farci una domanda: perché in Lombardia la situazione sembra peggiore che altrove?

Due decenni di sistematica distruzione della medicina territoriale, insieme a una costante sottovalutazione del problema, hanno prodotto quello che vediamo oggi. Non è accettabile sentire ancora l’Assessore al Welfare Moratti accusare i medici di famiglia di lavorare troppo poco e pretendere, come unica soluzione, di alzare semplicemente il numero degli assistiti.

Il Partito Democratico ha deciso di dire basta. Abbiamo promosso una campagna di informazione e una raccolta firme su tutto il territorio regionale, che ci ha visti impegnati nelle ultime tre settimane. Servono subito soluzioni per tamponare l’emergenza e la cosa può essere fatta, in tempi brevi, a livello regionale supportando i medici provvisori e dando loro gli strumenti per essere completamente operativi, sviluppando una programmazione accurata, incentivando l’insediamento di nuovi medici con aiuti per il personale e per gli ambulatori.

Quando si parla di sanità, la Lombardia – che per strutture e qualità dei suoi specialisti rappresenta un’eccellenza – continua invece ad essere un disastro sotto il profilo dell’organizzazione e della visione che competono alla Giunta regionale di centrodestra.

In questi giorni stiamo assistendo alla vicenda paradossale della legge sanitaria voluta da Fontana e Moratti. Un testo pessimo su cui il Ministero della Sanità ha preteso una lunghissima serie di correzioni, pena l’impugnazione. A riprova che non basta cambiare insegna alle strutture già esistenti per parlare di medicina territoriale. Anche questa un’occasione persa per i lombardi, su cui abbiamo dato battaglia per mesi. Ma le cose cambieranno davvero solo quando il centrodestra se ne andrà dal governo della Regione.

In Commissione Sanità sto dando il mio contributo anche su un tema che mi sta particolarmente a cuore: la salute delle donne. Sono promotrice di un progetto di legge sull’endometriosi, che ho già depositato e che sta proseguendo il suo percorso istituzionale in attesa di essere calendarizzato in Commissione.

E’ un progetto importante che va a trattare, per la prima volta nella nostra regione, una malattia infida che colpisce 160.000 donne lombarde, anche giovanissime, e che ha effetti molto pesanti fisici, psicologici e sociali. Su questo testo ho raccolto l’invito della presidente del Consiglio di Parità per creare un tavolo di lavoro bipartisan. Credo che il tema meriti la più ampia condivisione.

Già un anno fa mi ero impegnata su un altro argomento delicato che riguarda moltissime donne, ma a dire il vero sempre più spesso anche uomini: quello dei disturbi alimentari, in preoccupante incremento soprattutto nelle fasce d’età più basse.

Il Consiglio ha prodotto un’ottima legge bipartisan, alla cui stesura ho contribuito direttamente, augurandoci di dare così il via ad una fase davvero d’avanguardia su queste tematiche. Ma l’attuazione della legge, che spetta agli Assessorati, è ancora ferma e questo è motivo di grande amarezza. Ancora una volta la Giunta dimostra scarsa capacità organizzativa ed estremo ritardo nel comprendere le emergenze che riguardano il bene dei cittadini.

Insieme al gruppo PD in Consiglio Regionale abbiamo lavorato per migliorare e approvare la legge per l’autonomia energetica, che incentiva l’utilizzo degli immobili di proprietà pubblica per l’installazione degli impianti fotovoltaici. E’ un altro passo verso quella transizione ecologica di cui si sente, oggi più che mai, la necessità impellente. Solo poche settimane fa abbiamo approvato il testo di legge sulle Comunità Energetiche Rinnovabili. Ora aggiungiamo questo nuovo importante tassello.

Resta il problema, grave, dei costi dell’energia e delle materie prime. Una crisi che sta colpendo un po’ tutti i settori, con effetti pesantissimi in particolare sull’agricoltura. E’ stata approvata la proposta del PD per sostenere il comparto agroalimentare, duramente messo alla prova da pandemia, rincari e, ora, difficoltà di approvvigionamento dovute alla guerra in Ucraina.

La nostra proposta è stata condivisa anche dalla maggioranza consiliare ed è indirizzata ad abbattere i costi dell’energia, diventati insostenibili, e a favorire una prospettiva di maggior produzione agricola in Lombardia, dando impulso ad un’agricoltura innovativa e incentivando quegli operatori che investono su aggiornamento tecnico e tecnologico.

Queste settimane ci hanno visti dare il nostro contributo propositivo anche sui temi della conservazione del patrimonio rurale e dei giovani.

Ho sottoscritto la proposta di legge sulla valorizzazione delle cascine, di cui è primo firmatario il collega Matteo Piloni. Ci proponiamo di creare un’anagrafe delle cascine e sviluppare una serie di strumenti e di finanziamenti per il restauro e il recupero di quelle che sono veri e propri tesori delle nostre campagne, custodi di storia e di identità.

Siamo invece rimasti delusi dall’ottusità della maggioranza verso le nuove generazioni. La legge regionale rivolta ai giovani era una bella opportunità e noi abbiamo presentato molte proposte, rimaste inascoltate. Si è risolto tutto in un’operazione di facciata, una legge con una visione antiquata e paternalistica delle nuove generazioni. C’era bisogno di tutt’altro.

Siamo, però, riusciti a portare a casa un buon risultato per il fiume Chiese. Con l’approvazione del contratto di fiume si riconosce il valore naturalistico e ambientale del corso d’acqua e del suo territorio. Una base importante che, però, è bene ricordarlo, non incide sui progetti per il depuratore del Garda su cui torno a sottolineare che è necessario un ampio coinvolgimento di tutti i Comuni interessati, inclusi quelli del mantovano.

Negli ultimi giorni sto tornando, inoltre, sul problema delle case popolari a Mantova. Ho interpellato l’Assessore competente per capire se l’Aler stia progettando interventi di riqualificazione approfittando del superbonus 110%. Ricordo, infatti, che al recente bando regionale che assegnava fondi per la ristrutturazione, l’Aler non ha presentato nessuna domanda per Mantova nonostante abbia 177 appartamenti vuoti in attesa di manutenzione e più di 500 domande di famiglie in attesa. Non vorrei che si perdesse un’altra occasione.

I prossimi mesi saranno ancora più impegnativi. Stiamo già lavorando alla campagna elettorale che ci porterà alle regionali del 2023. Questi quattro anni di Governo Fontana sono stati un disastro. Ora più che mai dobbiamo fare di tutto per cambiare rotta in Lombardia.

A giugno, invece, ci attende l’appuntamento con le amministrative e diversi Comuni mantovani ci vedranno protagonisti. Ai candidati che si metteranno in campo per il PD vanno i miei migliori auguri e un profondo rispetto per lo spirito di partecipazione e l’impegno per la collettività che stanno dimostrando.

Infine, naturalmente, c’è il pensiero alla situazione internazionale: un dolore costante. Anche noi, in Consiglio Regionale, ci siamo fermati come tutta Italia ad ascoltare l’appello alle Camere del presidente Zelensky. Sono convinta che sostenere con decisione le sanzioni alla Russia sia giusto e doveroso, anche quando comportano disagi significativi come la rinuncia al gas e al petrolio.

Parleremo di cosa sta accadendo in Europa e di cosa possiamo aspettarci in futuro in un incontro aperto a tutti, lunedì 11 aprile alle 21 a Castel Goffredo (qui sotto trovi la locandina dell’evento).

Come sempre ti invito a inviarmi le tue segnalazioni e a darmi il tuo parere sul lavoro che sto svolgendo in Regione. Ma prima di salutarti, colgo l’occasione per farti i miei più cari auguri per una serena Pasqua.

Antonella