Ho presentato un nuovo progetto di legge in materia di ricerca, raccolta, coltivazione e commercio dei tartufi destinati al consumo.

L’obiettivo è quello di aggiornare la normativa esistente e di mettere a sistema in maniera organica i criteri di raccolta in un settore che è fortemente rappresentativo del Made in Italy: dopo il riconoscimento della cerca e cavatura del tartufo in Italia come patrimonio culturale Unesco, su scala nazionale e internazionale è necessario tutelare e valorizzare i territori tartufigeni italiani, comprese le aree dell’Oltrepò mantovano.

La norma di riferimento del settore, la legge n. 752 del 1985, evidenzia attualmente numerosi aspetti anacronistici, relativi in particolare all’esigenza di far fronte alla domanda internazionale di tartufo, alla necessità di armonizzare le disposizioni nazionali con quelle europee e di garantire la tutela del patrimonio tartufigeno italiano, soggetto a un lento ma continuo calo della produzione spontanea.

La proposta di legge, firmata anche dai parlamentari Ilenia Malavasi, Stefano Vaccari, Maria Stefania Marino, Andrea Rossi, Augusto Curti e Federico Fornaro, è stata redatta accogliendo le indicazioni dell’associazione nazionale Città del Tartufo, di cui fa parte, unico in Lombardia, anche il Comune di Borgofranco sul Po.

Composto di ventisei articoli, il progetto di legge è articolato in sei capi che disciplinano la cerca, cavatura e coltivazione, la lavorazione e commercializzazione dei tartufi, la produzione e vendita delle piante micorrizate con tartufo, i controlli e le sanzioni, le disposizioni finanziarie e la gestione del patrimonio tartufigeno regionale.

In Italia, la rete interregionale dedita alla “Cerca e cavatura del Tartufo” è composta da circa 73.600 detentori e praticanti, riuniti in 45 gruppi associati nella Federazione Nazionale Associazioni Tartufai Italiani (FNATI), da singoli tartufai non riuniti in associazioni per un totale di circa 44.600 unità e da altre 15 Associazioni di tartufai, che insieme all’Associazione Nazionale Città del Tartufo (ANCT) coinvolgono circa 20.000 liberi cercatori e cavatori.

In provincia di Mantova, l’Associazione “Trifulin Mantuan” riunisce 96 soci che presidiano 30 ettari di tartufaie lungo i 50 km della via tartufigena compresa tra la frazione di Moglia nel Comune di Sermide e Felonica e quella di Nuvolato di Quistello.