Il giudizio sul Decreto Milleproroghe resta negativo, ma quantomeno il Governo ci ha ripensato ed ha accolto i nostri emendamenti sull’agricoltura.
Si sarebbe potuta evitare un’inutile perdita di tempo e di energie.
Dopo l’intervento correttivo e non risolutivo sull’Irpef, sono stati in particolare accolti i nostri emendamenti che prorogano al 31 dicembre 2024 le misure relative all’utilizzo delle acque reflue depurate, alla revisione delle macchine agricole, ai termini per le verifiche contributive e fiscali nella filiera ittica, e al sistema di identificazione e registrazione.
Nel dettaglio sono prorogati:
- il termine fino al quale il riutilizzo a scopi irrigui in agricoltura delle acque reflue depurate prodotte dagli impianti di depurazione già in esercizio è autorizzato dalla regione
- la data entro la quale effettuare la revisione relativa alle macchine agricole ed operatrici immatricolate fino al 31 dicembre 1983
- il termine entro il quale viene consentito alle Amministrazioni pubbliche di posticipare al momento del saldo le verifiche richieste per la conformità dei provvedimenti di elargizione dei sussidi alla regolarità contributiva e fiscale a beneficio delle imprese della filiera ittica.
“Bene anche l’approvazione dell’emendamento che differisce il termine per il completamento degli adempimenti necessari per la piena operatività delle disposizioni del Manuale operativo per la gestione del nuovo Sistema di identificazione e registrazione degli operatori, dei trasportatori e degli animali. Avevamo proposto anche altro e molto male la mancata proroga del sostegno delle polizze catastrofali che tanto potevano aiutare le imprese agricole. Se il governo Meloni e il ministro dell’Agricoltura Lollobrigida avessero tenuto veramente in considerazione gli interessi del mondo agricolo non ci troveremmo oggi in questa situazione di estrema difficoltà” dichiarano i parlamentari democratici della commissione Agricoltura, Vaccari (capogruppo), Forattini, Rossi e Marino, e della commissione Ambiente, Simiani (capogruppo) Ferrari, Di Sanzo e Curti.