Basta polemiche e ipocrisie nei confronti dell’Europa, considerato che le risorse per l’agricoltura arrivano da lì, attraverso la PAC: nella Commissione congiunta Camera e Senato che si è svolta il 14 marzo scorso, ho chiesto al Ministro Lollobrigida correttezza, concretezza e trasparenza.
Questi i temi che ho evidenziato:
- I Piani strategici della PAC sono nazionali e gli Stati membri hanno margini di modifica, prima della Commissione Europea, soprattutto per quanto riguarda semplificazione e sburocratizzazione.
- Sull’assegnazione dei fondi PAC occorre fare con urgenza chiarezza e agire in favore della trasparenza. In gioco ci sono la reputazione del Paese e gli interessi degli agricoltori.
- Vanno contrastati le frodi e gli illeciti comunitari per cui chiediamo ancora di avere contezza di quante istruttorie Agea abbia avviato dal 2022 a oggi.
- Chiediamo conto dei sussidi ricevuti dalle aziende attraverso Agea, dal momento che l’agenzia non sta fornendo i dati richiesti.
- Sulla pesca si devono aumentare le quote di tonno rosso per i pescatori dell’Adriatico a sostegno dei piccoli artigiani della pesca, particolarmente in difficoltà.
- Sulla PSA, servono tempi certi per gli indennizzi e accordi in Europa per definire la zona di restrizione dei focolai da cinghiali diversa da quelli domestici.
- In campo energetico, per evitare l’utilizzo dei terreni agricoli per l’installazione dei parchi agrisolari, è necessario individuare aree idonee.
Le proposte che il gruppo PD ha formulato in questi mesi erano finalizzate a sostenere il reddito degli agricoltori e il ricambio generazionale: un miope errore, da parte dell’esecutivo, averle cassate.