Sul piatto ci sono 1500 milioni di euro e il termine indicato dall’Unione Europea per il raggiungimento dell’obiettivo è il prossimo mese di giugno.
Con una scadenza vicinissima e dopo aver annunciato posizioni distanti, i ministri alla partita hanno deciso di convergere verso comuni strategie solo da poco, individuando le aree idonee per l’installazione.
Per un ammontare di 2350 milioni, la misura di investimento Parco Agrisolare impegna l’Italia a minimizzare il consumo energetico delle attività agroalimentari, migliorandone la produttività e sostenendone la crescita. Il target finale, in termini di potenza da installare entro il mese di giugno 2026, è pari a 1.383 MW.
L’auspicio è che gli obiettivi vengano raggiunti, evitando i distinguo interni alla maggioranza che fanno perdere tempo prezioso.